Cos’è Peerberry: recensione e opinioni, come funziona

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Oggi vediamo insieme le recensioni su PeerBerry e come funziona questa piattaforma per investimenti P2P. Quest’ultima è una forma di investimento oggi molto diffusa e facilitata da una serie di siti web proprio come PeerBerry.

Si tratta di ottime soluzioni per cominciare a guadagnare rendite passive senza troppi sforzi e con rischi abbastanza contenuti (ma non pari a zero). Così, il mondo degli investimenti si apre anche a chi non ha molta liquidità o esperienza nel settore.

Scopri cos’è PeerBerry e come funziona. Leggi questo articolo: forse PeerBerry è la soluzione di investimento che fa per te.

Cos’è PeerBerry?

PeerBerry è un’azienda di P2P lending fondata nel 2017 e avente come sede principale la Lettonia. Funziona come un marketplace che raccoglie investitori e richiedenti in tutto il mondo, in modo da consentire ai primi di guadagnare attraverso i prestiti tra privati.

PeerBerry mette in contatto tre realtà: investitori e richiedenti, come già detto, ma anche Loan Originators, ovvero società che fungono da istituti di credito. Quindi, la piattaforma funge come aggregatore di finanziarie, di cui la maggior parte appartiene ad Aventus Group, una holding che opera in molti paesi del mondo.

Questa modalità ha consentito a migliaia di investitori di raggiungere un rendimento medio annuo del 10%.

La piattaforma sta crescendo in fretta e immaginiamo che si aprirà a moltissimi altri progetti nel giro di qualche anno.

Prodotti finanziari PeerBerry e garanzie sugli investimenti

La maggior parte dei prestiti presenti sulla dashboard di PeerBerry sono al consumo, di solito a breve termine per abbassare ulteriormente il tasso di rischio.

Tutti i progetti sono mostrati in euro, senza tassi di cambio o sconvenienti fraintendimenti dati dal cambio di valuta. Ognuno, inoltre, è sottoposto a ben due garanzie che tutelano l’investitore: la prima, la più comune, è la buyback guarantee, ovvero quando la finanziaria ricompra il prestito in caso di insolvenza del debitore. La seconda consiste nella Group-Guarantee, in cui i vari originators si occupano della restituzione del capitale con gli interessi.

Investire su PeerBerry

Per cominciare a investire su Peerberry è necessario iscriversi alla piattaforma e creare un account. La procedura è veloce e facile. Bisogna essere maggiorenni e possedere un conto corrente bancario intestato al proprietario dell’account.

Possono iscriversi sia privati che aziende e approfittare del cashback destinato ai nuovi utenti per i primi 30 giorni. Vale 2% su volumi investiti fino a 1000 euro.

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Modalità di investimento su PeerBerry

PeerBerry offre due modalità di investimento: manuale, cercando le informazioni sui prestiti nel mercato primario, oppure attraverso il comodo Autoinvest. Basta impostare i parametri dei prestiti su cui si vuole investire e lasciare che sia l’algoritmo della piattaforma a trovare quelli più adatti alle tasche del singolo utente.

Investendo manualmente sul mercato primario si ha la possibilità di controllare i propri acquisti e diversificare il portafoglio. Ovviamente per questa operazione è necessario più tempo. E’ l’ideale per chi conosce bene il mondo degli investimenti, un po’ meno per i principianti.

Tuttavia, il sistema di filtraggio dei prestiti è davvero affidabile e preciso, quindi l’utente individua sempre i prestiti più di suo interesse. Tutti i progetti possiedono una scheda che riassume tutti i dettagli dello stesso, senza tralasciare nulla, a tutela dell’investitore.

Su PeerBerry non c’è un mercato secondario che consente di rivendere i prestiti e ottenere liquidità immediata. Quindi, per rivedere il proprio denaro riempire di nuovo il conto, è necessario attendere la scadenza del prestito. Per questo conviene, se ci si vuole esporre a rischi contenuti, puntare su prestiti che si estinguono entro un mese.

Quanto costa investire su PeerBerry?

Investire in PeerBerry non ha costi. L’iscrizione è gratuita, così come le varie operazioni. I guadagni di PeerBerry provengono dalle commissioni che vengono trattenute dal debitore.

PeerBerry e tasse

PeerBerry non funge da sostituto di imposta e i rendimenti vanno quindi inseriti in dichiarazione dei redditi. Questi vengono tassati del 26%.

Conclusioni: conviene investire su PeerBerry?

PeerBerry è una piattaforma ben costruita e controllata, con tante interessanti opportunità di investimento. Non ha costi ed è completa di tutti gli strumenti per abbassare notevolmente il rischio di perdere il proprio capitale.

Stando alle recensioni di PeerBerry online, emerge che gli utenti apprezzano la sua trasparenza e semplicità. Molti la reputano la migliore piattaforma di P2P lending in Europa, grazie anche ai suoi alti rendimenti.

Con un investimento minimo di 10€, PeerBerry è una piattaforma perfetta per chi vuole cominciare a buttarsi nel mondo degli investimenti P2P. Ovviamente non bisogna mai sottovalutare il tasso di rischio legato a questo strumento finanziario, ma certamente investire cifre basse consente di perdere poco in caso di default.

Non è prevista una soglia di investimento massima e quindi la piattaforma è adatta anche a grossi investitori. Il rendimento atteso è del 13% lordo annuo. Zero costi e zero complicazioni burocratiche. Con PeerBerry si può cominciare a guadagnare delle rendite passive davvero interessanti.